ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI ASTALDI APPROVA IL BILANCIO 2016

DELIBERATO UN DIVIDENDO PARI A €0,20 PER AZIONE

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  • Approvato il Bilancio 2016
  • Deliberato un dividendo pari a €0,20 per azione, in linea con il precedente esercizio
  • Approvata la Relazione sula Remunerazione
  • Rinnovata l’autorizzazione all’acquisto e vendita di azioni proprie

 

L’Assemblea degli Azionisti di Astaldi S.p.A., riunitasi a Roma in data odierna in Sede Ordinaria, ha deliberato sui seguenti punti all’ordine del giorno.


Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2016

L’Assemblea degli Azionisti ha approvato il Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2016, nei termini proposti dal Consiglio di Amministrazione della Società del 14 marzo scorso. L’Assemblea ha inoltre preso visione del Bilancio consolidato 2016, che chiude con un utile netto di €72,5 milioni.

Il Gruppo Astaldi ha chiuso l’esercizio 2016 con ricavi totali pari a oltre €3 miliardi. L’EBITDA margin si attesta al 12,6%, a fronte di un EBITDA di €379,8 milioni. L’EBIT margin è pari al 10,6%, a fronte di un EBIT di €317 milioni. L’EBT (utile prima delle imposte) è pari a €129,1 milioni e porta a un risultato netto da attività di funzionamento  di  €97,4 milioni, in crescita del 25% circa (78,3 milioni a fine 2015). L’utile di esercizio si attesta a €72,5 milioni (€80,9 milioni nel 2015) e risente di una posta straordinaria di €25 milioni circa riferita agli oneri legati all’incasso a pronti, nonché ai costi di vendita sostenuti, relativamente alla cessione di RE.CONSULT INFRASTRUTTURE (Autostrada A4).  Il portafoglio ordini in esecuzione è pari a €19,5 miliardi, con il contributo di €4,5 miliardi di nuovi ordini e addendum contrattuali; incluse le ulteriori iniziative acquisite e in via di finalizzazione, il portafoglio totale ammonta a oltre €27 miliardi. L’indebitamento finanziario netto si attesta a €1.088,7 milioni (rispetto a €1.374 milioni al 30 giugno 2016 e €983 milioni al 31 dicembre 2015).

La Capogruppo Astaldi S.p.A. chiude l’esercizio 2016 con ricavi totali pari a €2,2 miliardi, un EBITDA di €297,6 milioni, un EBIT di €249,9 milioni e un EBT pari a €100,8 milioni. L’utile netto d’esercizio è pari a €73,3 milioni.


Distribuzione di un dividendo

Confermando la proposta avanzata dal Consiglio di Amministrazione del 14 marzo 2017, l’Assemblea ha approvato la distribuzione di un dividendo pari a €0,20 per azione, in linea con l’esercizio precedente. Il dividendo sarà messo in pagamento il 17 maggio 2017 (stacco della cedola il 15 maggio 2017, record date il 16 maggio 2017).


Relazione sulla Remunerazione

L’Assemblea ha inoltre approvato la Relazione sulla Remunerazione, che illustra la politica della Società in materia di remunerazione dei componenti degli organi di amministrazione, dei direttori generali e dei dirigenti con responsabilità strategiche, nonché le procedure utilizzate per l’adozione e attuazione di tale politica.


Autorizzazione all’acquisto e vendita di azioni proprie

L’Assemblea ha altresì approvato di rinnovare per ulteriori 12 mesi (a far data dal 29 maggio 2017) l’autorizzazione al Consiglio di Amministrazione ad acquistare azioni ordinarie della Società, a un prezzo unitario non inferiore a €2,00 e non superiore a quello medio degli ultimi 10 giorni di Borsa aperta antecedenti il giorno dell’acquisto, aumentato del 10%. Tale autorizzazione all’acquisto è limitata a un massimale rotativo di 9.842.490 azioni del valore nominale pari a €2,00 ciascuna, con l’ulteriore vincolo che l’ammontare delle azioni proprie in portafoglio non dovrà eccedere, in alcun momento, il controvalore totale di €24.600.000,00. L’autorizzazione risponde alla finalità di favorire il regolare andamento delle negoziazioni e garantire adeguato sostegno della liquidità del mercato, nonché di mantenere il c.d. “magazzino titoli”. Le operazioni di acquisto saranno comunque effettuate in osservanza dell’art. 2357 e seguenti, cod. civ. e dell'art. 132 del Testo Unico della Finanza (TUF) e con le modalità di cui all’art. 144-bis, comma 1, lett. b) del Regolamento CONSOB n. 11971/99 e ss. mm., vale a dire “sui mercati regolamentati secondo modalità operative stabilite nei regolamenti di organizzazione e di gestione dei mercati stessi, che non consentono l’abbinamento delle proposte di negoziazione in acquisto con le proposte di negoziazione in vendita”. Per quanto riguarda le modalità di alienazione e/o disposizione delle azioni, sono tuttora produttive di effetti le delibere assembleari del 18 aprile 2011 e del 23 aprile 2013.

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Ultima modifica: 21 Apr 2017