Programma di rafforzamento patrimoniale e finanziario
Il Consiglio di Amministrazione della Società ha esaminato la proposta di rafforzamento patrimoniale e finanziario già portato a conoscenza del pubblico con comunicato stampa diffuso lo scorso 14 novembre 2017. La manovra proposta, frutto del costruttivo lavoro svolto negli ultimi mesi con le principali banche di relazione del Gruppo e con l’assistenza degli Advisor, prevede un aumento di capitale per un importo di circa EUR 300 milioni accompagnato dalla disponibilità degli Istituti Finanziari con cui il Gruppo intrattiene rapporti a supportarne l’ulteriore sviluppo dell’attività industriale e commerciale.
La Società ritiene di poter convocare un nuovo Consiglio di Amministrazione entro la fine del mese di aprile 2018 per approvare il programma definitivo di rafforzamento patrimoniale e finanziario ed il nuovo piano industriale 2018-2021, che verrà successivamente presentato al mercato.
Risultati al 31 dicembre 2017
- Approvati i risultati consolidati al 31 dicembre 2017 che risentono della svalutazione per ca. EUR 230 milioni dell’esposizione complessiva del Gruppo nei confronti del Venezuela, alla luce delle gravi evoluzioni negative registrate nel Paese dal punto di vista politico ed economico. A seguito di tale svalutazione, si registrano i seguenti risultati:
- Ricavi totali in crescita del 1,9% a EUR 3,1 miliardi (EUR 3 miliardi a dicembre 2016) – positivi effetti dall’O&M
- EBITDA a EUR 366,4 milioni (EUR 380 milioni a dicembre 2016), con EBITDA margin al 12%
- Post svalutazione:
- EBIT margin all’2,5%, con EBIT a EUR 76,3 milioni (EUR 317 milioni a dicembre 2016)
- Risultato Netto negativo per circa EUR 101,1 milioni (EUR 72,5 milioni a dicembre 2016)
- Escludendo la svalutazione straordinaria, si conferma l’andamento positivo del business.
- EBIT a oltre EUR 306,3 milioni, con EBIT margin all’10%
- Risultato Netto positivo e pari a EUR 103,5 milioni
- Indebitamento Finanziario Netto a €1.264 milioni (rispetto a €1.389 milioni al 30 settembre 2017 e €1.089 milioni al 31 dicembre 2016)
- Portafoglio ordini totale pari a oltre €24 miliardi, con €3,7 miliardi circa di nuovi ordini
- Prevista, a cavallo del primo semestre, la cessione degli asset legati alla Concessionaria del Terzo Ponte sul Bosforo in Turchia che, data la rilevanza, segnerà il primo passo di significativa riduzione programmata del debito lordo.
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Principali risultati economici consolidati al 31 dicembre 2017
(valori espressi in €/migliaia)
31/12/2017 post-svalutazione(*) |
31/12/2017 pre-svalutazione(**) |
31/12/2016 |
var. annua post-svalutazione(*) |
var. annua pre-svalutazione(**) |
|
Totale Ricavi |
3.060.733 |
3.060.733 |
3.004.255 |
+1,9% |
+1,9% |
EBITDA |
366.376 |
366.376 |
379.858 |
-3,5% |
-3,5% |
EBITDA margin |
12,0% |
12,0% |
12,6% |
–– |
–– |
Svalutazioni (*) |
(235.529) |
(5.529) |
(676) |
n.s. |
n.s. |
EBIT |
76.345 |
306.345 |
316.973 |
n.s. |
-3,4% |
EBIT margin |
2,5% |
10,0% |
10,6% |
–– |
–– |
Utile / (Perdita) netta del Gruppo |
(101.175) |
103.561 |
72.457 |
n.s. |
+42,9% |
(*) Valori comprensivi degli effetti derivanti dalla svalutazione delle attività finanziarie in Venezuela – per maggiori dettagli, cfr. par. «Nota Introduttiva» della presente Relazione sulla Gestione.
(**) Valori espressi senza tenere conto degli effetti derivanti dalla svalutazione di cui alla precedente nota.
Principali risultati patrimoniali e finanziari al 31 dicembre 2017
(valori espressi in €/migliaia)
31/12/2017 post-svalutazione(*) |
31/12/2017 pre-svalutazione(**) |
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31/12/2016 |
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Totale Immobilizzazioni |
1.292.154 |
1.088.990 |
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1.007.371 |
Capitale Circolante Gestionale |
553.262 |
961.162 |
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804.861 |
Totale Fondi |
(28.925) |
(28.925) |
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|
(21.215) |
Capitale Investito Netto |
1.816.490 |
2.021.227 |
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1.791.017 |
Debiti / Crediti finanziari Complessivi (***) |
(1.267.049) |
(1.267.049) |
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(1.092.532) |
Patrimonio netto |
549.442 |
754.178 |
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698.485 |
(*) Valori comprensivi degli effetti derivanti dalla svalutazione delle attività finanziarie in Venezuela – per maggiori dettagli, cfr. par. «Nota Introduttiva» della presente Relazione sulla Gestione.
(**) Valori espressi senza tenere conto degli effetti derivanti dalla svalutazione di cui alla precedente nota.
(***) Dati espressi al lordo delle azioni proprie in portafoglio, pari a 3,1 €/milioni a fine 2017 e a 3,9 €/milioni a fine 2016.
Il Consiglio di Amministrazione della Società ha esaminato la proposta di una manovra per definire il programma di rafforzamento patrimoniale e finanziario già portato a conoscenza del pubblico con comunicato stampa diffuso lo scorso 14 novembre 2017. Il CDA ha, inoltre, approvato i risultati consolidati al 31 dicembre 2017 e il progetto di bilancio di esercizio 2017, che sarà sottoposto all’approvazione dell’Assemblea ordinaria degli azionisti che sarà convocata entro i termini di legge.
Programma di rafforzamento patrimoniale e finanziario
Il Consiglio di Amministrazione della Società ha esaminato la proposta di rafforzamento patrimoniale e finanziario già portato a conoscenza del pubblico con comunicato stampa diffuso lo scorso 14 novembre 2017. La manovra proposta, frutto del costruttivo lavoro svolto negli ultimi mesi con le principali banche di relazione del Gruppo e con l’assistenza degli Advisor, prevede un aumento di capitale per un importo di circa EUR 300 milioni accompagnato dalla disponibilità degli Istituti Finanziari con cui il Gruppo intrattiene rapporti a supportarne l’ulteriore sviluppo dell’attività industriale e commerciale.
La Società ritiene di poter convocare un nuovo Consiglio di Amministrazione entro la fine del mese di aprile 2018 per approvare il programma definitivo di rafforzamento patrimoniale e finanziario ed il nuovo piano industriale 2018-2021, che verrà successivamente presentato al mercato.
Principali risultati economici consolidati al 31 dicembre 2017
I risultati del Gruppo Astaldi al 31 dicembre 2017 scontano gli effetti di una valutazione prudenziale e cautelativa dell’esposizione complessiva nei confronti del Venezuela. In relazione ai gravi sviluppi negativi registrati nel Paese, nonché delle risultanze delle analisi effettuate con l’ausilio di un esperto indipendente e di un network internazionale, il Gruppo, seppur non ritenga sussistano condizioni tali da far presupporre la perdita integrale delle proprie ragioni di credito, in una valutazione prudenziale e con un atteggiamento cautelativo, ha infatti determinato il valore attribuibile a tale propria esposizione complessiva in circa €203 milioni (da €443 milioni di valore nominale al 31 dicembre 2016), rilevando quindi nei conti una svalutazione pari a circa €230 milioni, già a partire dalla chiusura dei conti al 30 settembre 2017.
Al di là di queste componenti di natura straordinaria, i conti del 2017 registrano una dinamica che riflette il forte impegno che il Gruppo ha profuso negli ultimi diciotto mesi per le attività produttive e commerciali e la rilevante attività eseguita per l’implementazione della strategia finanziaria. Basti pensare, a mero titolo di esempio, alle opere inaugurate negli ultimi 18 mesi, come il Terzo Ponte sul Bosforo e il Ponte sulla Baia di Izmit in Turchia, il WHSD di San Pietroburgo in Russia, l’Impianto Idroelettrico di Cerro del Àguila in Perù, la Stazione di Łodz-Fabricyzna in Polonia, la Linea Ferroviaria Saida-Moulay Slissen in Algeria e la stazione alta velocità/alta capacità Napoli-Afragola (Fase 1) e la Sede del Gruppo Farmaceutico Angelini in Italia. Ma è importante evidenziare anche la rilevante attività commerciale e il positivo esito delle numerose gare a cui il Gruppo ha partecipato, in mercati già presidiati e in aree di nuova apertura ed interesse, oltre che gli importanti obiettivi finanziari conseguiti.
I ricavi totali al 31 dicembre 2017 del Gruppo Astaldi sono pari a oltre €3,1 miliardi, in aumento di circa l’1,9%, rispetto ai €3 miliardi del 2016, grazie, tra l’altro, ai primi benefici della diversificazione nel comparto Operation & Maintenance (O&M, che genera €86 milioni di ricavi per l’intero esercizio). Inoltre, il dato di periodo ancora non beneficia dell’impulso che deriverà dalla messa in produzione di tutte le commesse di più recente acquisizione che, si ritiene, potrà in parte riflettersi nei conti già a partire dal 1° semestre 2018. Il confronto su base annua è, inoltre, penalizzato dal progressivo completamento di alcune importanti commesse – Terzo Ponte sul Bosforo e tratte rilevanti dell’Autostrada Gebze-Orhangazi-Izmir in Turchia (rispettivamente, ad agosto e novembre 2016), Western High-Speed Diameter di San Pietroburgo in Russia (a dicembre 2016) e Linea Ferroviaria Saida-Moulay Slissen in Algeria (a giugno 2017) oltre che dalle conseguenze derivanti dalla conversione dei valori espressi in Dollari che hanno avuto effetto in termini di volumi produttivi ma non sui margini.
In particolare, i ricavi operativi crescono a €2,9 miliardi (in miglioramento del 1,3% su base annua, €2,8 miliardi a fine 2016) essenzialmente per l’avanzamento dei lavori di costruzione (che apportano €2,8 miliardi, in linea con l’esercizio precedente), ma anche per il contributo delle attività O&M (€86 milioni, rispetto a €16 milioni del 2016), eseguite essenzialmente nel comparto ospedaliero in Italia (Ospedale dell’Angelo di Venezia-Mestre, €58,1 milioni e Quattro Ospedali Toscani, €22,2 milioni) e nel settore minerario in Cile (Progetto Relaves, €5,1 milioni).
Gli altri ricavi operativi crescono del 13,1% a €172,4 milioni (€152,4 milioni a dicembre 2016). Il dato di periodo accoglie: (i) i buoni esiti delle attività accessorie al core business del Gruppo (in particolare in Italia, Russia, Canada); (ii) gli effetti positivi derivanti dal consolidamento integrale di VSFP (Concessionaria dell’Ospedale dell’Angelo di Venezia-Mestre, Italia); ma anche (iii) oltre €31 milioni di impatti positivi dall’avanzamento del programma di asset disposal, riferiti a M5 (Concessionaria della Linea 5 della Metropolitana di Milano, Italia, per €8 milioni), a Pacific Hydro Chacayes (Concessionaria dell’Impianto Idroelettrico di Chacayes, Cile, per €9,3 milioni), a SCMS (Concessionaria dell’Ospedale Metropolitano Occidente di Santiago, Cile, per €7,3 milioni) e a SAT (Quattro Ospedali Toscani, Italia, per €6,7 milioni).
La struttura dei ricavi conferma una forte contribuzione delle attività all’estero (in particolare, Americhe e Europa), accompagnata da un accresciuto apporto dell’Italia. In linea con le strategie del Gruppo, aumenta il contributo delle aree più funzionali all’attuazione del programma di de-risking.
In dettaglio, da un punto di vista geografico, l’Italia cresce del 54,9% e determina il 24,3% dei ricavi, essenzialmente per il rilascio anticipato di una prima fase dei lavori di completamento della stazione alta velocità/alta capacità Napoli-Afragola, nonché per l’avanzamento della Linea 4 della Metropolitana di Milano, della Galleria di Base del Brennero, del Quadrilatero Marche-Umbria Maxilotto 2 e del Molo Polisettoriale del Porto di Taranto, cui si aggiunge il contributo delle attività O&M riferite all’Ospedale dell’Angelo di Venezia-Mestre e ai Quatto Ospedali Toscani. L’Europa (Turchia inclusa) genera il 35,7% dei ricavi e, pur registrando una riduzione del 17,4% su base annua da ricondurre al completamento di alcune opere in Turchia e Russia, accoglie il buon avanzamento delle attività, in particolare in Polonia (prevalentemente Linea 2 della Metropolitana di Varsavia, Strada Statale S-7 Tratta Naprawa-Skomielna Biała e Galleria Zakopianka). Le Americhe crescono del 7,2% e generano il 36,7% dei ricavi, grazie all’accelerazione delle attività in Canada (per il Progetto Idroelettrico Muskrat Falls, a seguito degli accordi sottoscritti a novembre 2016, ma anche per l’operatività della TEQ Construction Enterprise), nonché al positivo apporto dell’operatività, in particolare in Cile (Aeroporto Internazionale Arturo Merino Benítez di Santiago, che a settembre ha registrato la posa della prima pietra del nuovo terminal, e Progetto Minerario Chuquicamata, anche a seguito del positivo impulso derivante dalla complessiva revisione a novembre 2016 dei relativi accordi contrattuali). L’Africa (Maghreb) genera il 3,2% dei ricavi e accoglie gli effetti del minore apporto dall’Algeria per il completamento a giugno della Linea ferroviaria Saida-Moulay Slissen. L’Asia (0,1% dei ricavi di periodo) accoglie, invece, gli effetti della programmata chiusura dell’Area Middle East, non ancora controbilanciata dagli esiti della spinta commerciale in Iran e Far East.
Da un punto di vista settoriale, si conferma il maggiore apporto dalle Costruzioni, che generano il 97% dei ricavi (99,3% a dicembre 2016), con il restante 3% (0,7% per il 2016) da ricondurre alle attività O&M, che beneficiano della progressiva riconversione dei contratti in concessione oggetto del programma di disposal. Nell’ambito delle Costruzioni, i maggiori apporti provengono dal comparto Infrastrutture di Trasporto (59% dei ricavi, rispetto a 63,1% a fine 2016). Gli Impianti di Produzione Energetica (15,9% dei ricavi, rispetto al 14,2% di fine 2016) crescono del 12,8% grazie all’accelerazione delle attività in Canada (per l’avanzamento dell’Impianto Idroelettrico Muskrat Falls). L’Edilizia Civile e Industriale genera il 9,9% dei ricavi (in linea con il 2016) e cresce dell’1,1% su base annua a seguito degli esiti legati all’andamento delle fasi realizzative dell’Etlik Health Integrated Campus di Ankara in Turchia e all’attività svolta dalla Società TEQ in Canada, nonché per l’avanzamento delle attività collegate all’Osservatorio ESO ELT di Cerro Armazones in Cile. L’Impiantistica apporta il 12,2% dei ricavi a seguito dell’operatività della Società NBI e dei buoni avanzamenti registrati dagli impianti minerari in Cile.
I costi di produzione restano sostanzialmente stabili a poco più €2 miliardi, con una incidenza sui ricavi in calo, pari al 67,7%, rispetto al 68,4% di fine 2016, pur in presenza di ricavi in crescita dell’1,3%. Il dato di periodo registra una diminuzione dei costi per acquisti (per il completamento di fasi di lavorazione a esecuzione diretta), ma anche un maggior ricorso al subappalto e/o a forme associative. I costi del personale crescono del 2,9%, essendo pari a €633,9 milioni (rispetto ai €616,2 milioni a dicembre 2016), con una incidenza sui ricavi stabile al 20,7% (20,5% a fine 2016), pur in presenza anche in questo caso di una crescita dei ricavi totali pari all’1,9%. Il dato di periodo riflette il supporto garantito alla produzione e alle attività commerciali (per l’apertura di nuove aree e il rafforzamento dei presidi esistenti).
Gli altri costi operativi si riducono del 16,8% a €34,7 milioni (€41,7 milioni a dicembre 2016), con una incidenza sui ricavi in calo all’1,1% dall’1,4% di fine 2016, essenzialmente a seguito del completamento del WHSD di San Pietroburgo, Russia e della Linea Ferroviaria Saida-Moulay Slissen, Algeria.
Le quote di utili derivanti da joint venture e collegate si attestano a €47,2 milioni (€87,8 milioni a dicembre 2016), registrando un calo riconducibile alla riclassifica, a partire da giugno 2017, dei valori riferiti alla partecipazione nella Concessionaria del Terzo Ponte sul Bosforo in Turchia, tra le attività non correnti destinate alla vendita – è implicito che tale riclassifica determini un effetto di natura solo contabile, senza pregiudizio alcuno per i valori finanziari sottesi alla relativa dismissione. Il dato di periodo è inoltre alimentato: (i) dagli esiti della valutazione a patrimonio netto di ulteriori partecipazioni in concessioni in Turchia (Autostrada Gebze-Orhangazi-Izmir, Etlik Integrated Health Campus di Ankara e, fino al 30 giugno 2017, Terzo Ponte sul Bosforo), nonché (ii) da €16,7 milioni di saldo netto negativo collegato della riserva di cash-flow di M5 (Concessionaria della Linea della Metropolitana di Milano, Italia) e SAT (Concessionaria dei Quattro Ospedali Toscani, Italia), cedute nel 2017.
L’EBITDA è pari a €366,4 milioni (-3,5%, rispetto a €379,9 milioni a dicembre 2016), con EBITDA margin al 12% (12,6% a fine 2016). La variazione registrata su base annua è in linea con le attese e, come programmato, riflette il progressivo riposizionamento delle attività su un mix di prodotto/paese a margine più contenuto rispetto al passato, ma in grado di garantire una maggiore stabilità, una dinamica finanziaria dei progetti compatibile con le previsioni di crescita del Gruppo e, più in generale, un profilo di rischio delle attività più contenuto.
Le svalutazioni si attestano a €235,5 milioni (€676 mila a dicembre 2016), per lo più riferite all’impairment effettuato sulle attività finanziarie relative ai progetti ferroviari in Venezuela.
A esito della svalutazione, l’EBIT si attesta a €76,3 milioni, con EBIT margin al 2,5%. Senza l’effetto Venezuela, il dato di periodo si sarebbe attestato a oltre €306 milioni con EBIT margin al 10% (sostanzialmente in linea con i risultati al dicembre 2016, rispettivamente pari a €317 milioni in valore assoluto e al 10,6% di margine), con una dinamica di periodo che riflette essenzialmente il riposizionamento del mix prodotto/paese già evidenziato che premia anche in termini di elasticità finanziaria.
Nel corso del 2017, l’azione di de-risking strategico ha ulteriormente migliorato il profilo di rischio complessivo delle attività, con l’apertura di nuove aree (Svezia, Georgia, Panama), il rafforzamento di mercati più stabili e meno complessi (Cile, Polonia, Canada, USA), la progressiva chiusura di aree non più di interesse strategico (Middle East) e il riposizionamento del portafoglio su contratti EPC e O&M.
La gestione finanziaria risente dei livelli medi di indebitamento e del supporto alla produzione e alle attività commerciali in aree, ad esempio, come USA e Canada, dove è maggiore il ricorso a strumenti di fidejussione e garanzie. Gli oneri finanziari netti si attestano pertanto a €192,2 milioni (+2,3%, 187,9 €/milioni a dicembre 2016), con una incidenza sui ricavi stabile al 6,3%. La voce di periodo include tra l’altro €41 milioni di oneri per garanzie e fidejussioni.
Sempre a esito della svalutazione, si registra un risultato prima delle imposte negativo per €115,8 milioni che, senza l’effetto Venezuela, si sarebbe tradotto in un utile prima delle imposte pari a €89 milioni, con EBT margin al 2,9% (a dicembre 2016, rispettivamente €129,1 milioni e 4,3% di margine).
Le imposte di periodo sono positive e pari a €18,1 milioni (€31,6 milioni di carico fiscale a fine 2016). Con riferimento alle imposte dell’esercizio, l’effetto positivo è ascrivibile prevalentemente al recupero, sulle imposte degli esercizi precedenti, sia del sopravvenuto regime di esenzione dei redditi prodotti dalle Joint Operation estere, sia dell’esercizio dell’opzione per il regime di esenzione dei redditi prodotti dalle stabili organizzazioni della Capogruppo già a valere dall’anno 2016.
A valle della svalutazione, il risultato delle attività continuative – che senza l’effetto Venezuela risulterebbe in crescita a €107 milioni (+9,8% su base annua, €97,4 milioni a dicembre 2016) – è negativo per €97,7 milioni. Ne deriva una perdita netta del Gruppo pari a €101,1 milioni.
Risultati patrimoniali e finanziari consolidati al 31 dicembre 2017
Le immobilizzazioni nette sono pari a €1.292 milioni (€1.007,4 milioni a fine 2016)
Le immobilizzazioni materiali passano da €208 milioni a €179 milioni come effetto, oltre che degli ammortamenti di periodo, degli investimenti effettuati in Italia e Cile per l’avvio di nuove commesse e per le dismissioni effettuate principalmente in Russia su commesse ormai non più operative.
L’andamento delle partecipazioni, con un valore che passa da €524 milioni a €391 milioni, va letto congiuntamente all’incremento della voce Attività non Correnti Possedute per la Vendita, che passa da €70 milioni a €180 milioni. Tale ultima voce accoglie la riclassifica, secondo quanto previsto dall’IFRS-5, dei valori di carico delle partecipazioni che saranno oggetto di cessione nel prossimo futuro (Terzo Ponte sul Bosforo, Ospedale Metropolitano Occidente di Santiago del Cile), nonché dello scarico dei valori connessi alle attività cedute nel corso dell’anno – relative a M5 (giugno), SCMS (febbraio), Pacific Hydro Chacayes (marzo).
Come già segnalato, la struttura patrimoniale ha risentito anche di un evento di natura straordinaria, vale a dire la svalutazione parziale delle poste creditorie legate alle commesse ferroviarie venezuelane. Tale svalutazione si è tradotta, tra l’altro, in una diminuzione dei lavori in corso per circa €78 milioni e dei crediti commerciali per circa €151 milioni (effetto passato a conto economico per un totale di circa €230 milioni).
In virtù delle dinamiche sopra citate, il capitale circolante gestionale si attesta a €553 milioni (€805 milioni a dicembre 2016) e in diminuzione rispetto ai livelli registrati al 30 settembre 2017 e pari a €651 milioni dopo aver beneficiato del positivo andamento finanziario di alcune commesse, in particolare USA, Canada e Italia (anche per l’incasso di partite slow moving), e di anticipi contrattuali legati a nuovi ordini del periodo (Romania, Svezia, Georgia).
Il capitale investito netto è pari a €1.816 milioni (€1.791 milioni a dicembre 2016).
Gli investimenti in dotazioni tecniche, al netto delle dismissioni effettuate nel periodo, ammontano a €8 milioni circa, riferiti essenzialmente a progetti in corso in Cile e in Italia.
Gli investimenti lordi in concessioni, effettuati a titolo di equity e semi-equity (c.d. shareholders’ loan, ovvero prestito soci), ammontano a circa €46 milioni, prevalentemente riferiti a iniziative in Turchia (Etlik Integrated Health Campus di Ankara), Cile (Aeroporto Internazionale Arturo Merino Benítez e Ospedale Metropolitano Occidente di Santiago) e Italia (Linea 4 della Metropolitana di Milano). Ne derivano investimenti in concessioni – da intendersi come quote di equity e semi-equity di competenza Astaldi, versate nelle Concessionarie collegate alle iniziative, oltre che il relativo capitale circolante – per progressivi €787 milioni. Il valore indicato include €131 milioni progressivi riferiti all’Ospedale dell’Angelo di Venezia-Mestre, in Italia e al Progetto Idroelettrico La Punilla, in Cile, a titolo di diritti di credito da attività in concessione – intesi come le quote di investimento coperte da flussi di cassa garantiti, così come esplicitato dall’interpretazione contabile IFRIC-12. Si segnala inoltre che circa il 33% dei €787 milioni sopra indicati (vale a dire, quindi, circa 260 €/milioni) è riferibile a iniziative catalogate come disponibili per la vendita.
L’andamento finanziario dell’esercizio riflette il supporto fornito all’attività produttiva, sia in Italia, sia all’estero (Nord-America, Europa dell’Est, America del Sud), che ha avuto effetti specifici anche a livello di capitale circolante. L’indebitamento finanziario netto del Gruppo ammonta a €1.264 milioni, rispetto ai €1.089 milioni di fine 2016. Si sottolinea però l’inversione di tendenza nel 4° trimestre dell’anno, che ha visto diminuire l’indebitamento finanziario netto da €1.389 milioni di settembre 2017 a €1.264 milioni di fine 2017 con una diminuzione pari a circa €125 milioni, grazie agli incassi di anticipi contrattuali e di milestone finanziarie, che evidenziano la bontà della strategia industriale intrapresa dal Gruppo in ambito di politica commerciale.
Il patrimonio netto totale ammonta a €549,4 milioni (€698,5 milioni a dicembre 2016). Tale valore è principalmente riconducibile al risultato economico di periodo, che risente in maniera evidente dei movimenti relativi alle poste attive legate alle commesse venezuelane, nonché ai movimenti penalizzanti, ma temporanei, legati alla riserva di conversione pari a circa €100 milioni.
Portafoglio ordini
Il portafoglio ordini totale si conferma robusto e si attesta a oltre €24 miliardi, alla cui determinazione contribuiscono nuovi ordini e incrementi contrattuali per €3,7 miliardi – restando inteso che il dato che non tiene conto dei €534 milioni per contratti acquisiti nei primi mesi del 2018, nonché di ulteriori €6 miliardi di opzioni commerciali e “primi classificati” –, con €3 miliardi in contratti di costruzione e €724 milioni riferiti ad attività O&M (prevalentemente nel comparto ospedaliero). I flussi acquisitivi risultano in linea con la strategia di riposizionamento del business su geografie e settori a più contenuto profilo di rischio rispetto al passato, garantendo una più accelerata capacità di conversione del portafoglio ordini in ricavi. Il book-to-bill è pari a 1,3x e si attesta, quindi, su livelli adeguati rispetto ai programmi di crescita del Gruppo e i flussi acquisitivi sono in linea con la strategia di riposizionamento del business su geografie e settori a più contenuto profilo di rischio rispetto al passato, garantendo quindi una più accelerata capacità di conversione del portafoglio ordini in ricavi.
Il portafoglio ordini totale si compone: (i) per €12,6 miliardi in portafoglio “core” in esecuzione (vale a dire contratti di costruzione e O&M, la cui esecuzione si traduce in fatturato per il Gruppo Astaldi), (ii) in €4,9 miliardi di portafoglio concessioni (che, per sua natura, si traduce nei conti del Gruppo in aspettativa di dividendi, in quanto consistente in partecipazioni prevalentemente di minoranza nelle Concessionarie delle iniziative in regime di concessione a cui Astaldi partecipa), e (iii) per €6,8 miliardi in opzioni commerciali e “primi classificati”, nonché di ordini acquisiti dopo la chiusura dell’anno. Il dato di periodo registra inoltre un decremento per €2,8 miliardi, riferito alle quote di portafoglio concessioni stornate a seguito del progressivo avanzamento del programma di asset disposal. Il modello di sviluppo delle attività del Gruppo prevede infatti che, a valle dello sviluppo dei progetti in concessione (prevalentemente nella fase finale della costruzione), vi sia la separazione delle attività O&M (che restano appannaggio del Gruppo) e la successiva cessione della SPV (a quel punto con rischi operativi significativamente ridotti e, quindi, con una valorizzazione più efficace dell’asset). Al 31 dicembre 2017, tale modello risulta già applicato per l’Ospedale dell’Angelo di Venezia-Mestre e i Quattro Ospedali in Toscana in Italia, l’Ospedale Metropolitano Occidente di Santiago e l’Impianto industriale di Relaves in Cile, nonché per l’Etlik Integrated Health Campus di Ankara in Turchia.
Principali nuovi ordini del periodo
Romania
Linea Ferroviaria Frontieră-Curtici-Simeria (Lotti 2A e 2B) (costruzione) – 776 €/milioni complessivi (di cui il 42% in quota Astaldi), per la riabilitazione di circa 80 chilometri della Linea ferroviaria Frontieră-Curtici-Simeria, parte del Corridoio Paneuropeo IV.
Linea Ferroviaria Frontieră-Curtici-Simeria (Lotto 3) (costruzione) – 600 €/milioni (di cui il 49,5% in quota Astaldi), per la riabilitazione di circa 40 chilometri circa della linea ferroviaria Frontieră–Curtici–Simeria, relativi al tratto tra Gurasada e Simeria della sezione 614 Km-Radna-Simeria.
Polonia
Linea Ferroviaria n. 7 Varsavia Wschodnia Osobowa-Dorohusk (costruzione) – 172 €/milioni (di cui 95% in quota Gruppo Astaldi, leader di un raggruppamento di imprese), per l’ammodernamento della Linea ferroviaria N. 7 Varsavia Wschodnia Osobowa-Dorohusk.
Linea Ferrovia E-59 (costruzione) – 82 €/milioni, per l’ammodernamento di una tratta della Linea Ferroviaria E-59 Varsavia-Poznań (Lotto IV).
Turchia
Metropolitana di Istanbul (Tratta Mahmutbey-Bahçeşehir-Esenyurt) (costruzione) – 3 LIT/miliardi (753 €/milioni circa), con il Gruppo Astaldi in quota al 12%.
Metropolitana di Istanbul (Tratta Kirazli-Halkalı) (costruzione) – 627 €/milioni (di cui il 15% in quota Gruppo Astaldi), per la realizzazione delle opere civili e degli impianti elettromeccanici della nuova tratta della metropolitana di Istanbul.
Autostrada Menemen-Aliağa-Çandarli (concessione di costruzione e gestione) – 392 €/milioni di investimento complessivo, di cui 333 €/milioni per le sole attività di costruzione (con Astaldi in quota al 33%).
Georgia
Autostrada E-60 (Tratta Zemo Osiauri-Chumateleti, Lotto 2) (costruzione) – oltre 100 €/milioni (300 GEL/milioni, 100% Astaldi) per la realizzazione di 8 chilometri circa dell’Autostrada E-60, per la tratta compresa tra Zemo Osiauri e Chumateleti, parte del Corridoio Autostradale che collega Tbilisi con il Mar Nero.
Svezia
Metropolitana di Goteborg (Stazione di Haga) (costruzione) – 241 €/milioni complessivi (2,3 SEK/miliardi, con Astaldi leader di un raggruppamento di imprese e in quota al 40%).
Polonia
Termovalorizzatore per il trattamento dei rifiuti urbani dell’area metropolitana Danzica-Gdinia-Sopot (costruzione e O&M) – complessivi 280 €/milioni circa (1,2 PLN/miliardi), di cui 110 €/milioni circa riferiti alla progettazione e costruzione (con Astaldi in quota al 51%) e i restanti 170 €/milioni per attività di O&M per 25 anni (con Astaldi in quota al 10%).
Cile
Ospedale Barros Luco Trudeau di Santiago del Cile (costruzione) – circa 270 €/milioni (200 CLP/miliardi, 100% Astaldi), per la progettazione e la costruzione di una nuova struttura sanitaria nel centro cittadino, accanto all’attuale Ospedale Barros Luco, tuttora in funzionamento.
Nuovo Ospedale di Linares (costruzione) – 139 €/milioni (103 CLP/miliardi, 100% Astaldi), per la realizzazione del Nuovo Ospedale di Linares.
Canada
TEQ – circa 110 €/milioni (155 CAD/milioni, in quota), per nuove commesse, essenzialmente nel comparto dell’edilizia civile, registrate nell’Area di Montreal e del Quebec dalla TEQ (Gruppo Astaldi).
Panama
Carretera Omar-Torrijo (costruzione) – oltre 70 €/milioni (89 USD/milioni, quota Astaldi), per l’ampliamento della Carrettera Omar-Torrijo a Panama.
Italia
Progetto di Interconnessione HVDC Italia-Francia «Piemonte-Savoia» (Tratta Alta e Tratta Bassa) (costruzione) – 54 €/milioni, per le opere civili previste per la realizzazione della tratta italiana del progetto di interconnessione HVDC (High Voltage Direct Current), in esecuzione tra Italia e Francia.
Ospedale Dell’angelo di Venezia-Mestre | Italia (O&M) – oltre 500 €/milioni, a seguito dell’incremento – dal 37% al 60,4% – della partecipazione detenuta dal Gruppo Astaldi in Veneta Sanitaria Finanza di Progetto S.p.A. (VSFP), registrato a fronte dell’acquisizione delle quote facenti capo al Socio Mantovani.
Linea Ferroviaria Av/Ac napoli-bari (tratta napoli-cancello) (costruzione) – 397 €/milioni (di cui il 40% in quota Astaldi), per la progettazione e realizzazione di un primo tratto della direttrice ad alta velocità e alta capacità ferroviaria Napoli-Bari. Il
Quattro Ospedali Toscani (attività O&M) – €410 milioni (quota Astaldi), a seguito dell’incremento della partecipazione detenuta dal Gruppo Astaldi in GE.SAT – pari al 53,85% – registrato a fronte dell’acquisizione delle quote facenti capo al Socio Techint.
Nuovi Ordini NBI (costruzione) – 160 €/milioni circa (quota Astaldi), per nuovi ordini e incrementi contrattuali registrati in capo alla NBI (Gruppo Astaldi).
Principali acquisizioni formalizzate dopo la chiusura del periodo
Romania
Ponte dDi Braila (costruzione) – 435 €/milioni (di cui il 60% in quota Astaldi), per la realizzazione di un ponte sospeso sul Danubio, nella zona di Braila, in Romania.
Italia
Linea Ferroviaria Bicocca-Catenanuova (costruzione) – 186 €/milioni (di cui il 34,226% in quota Astaldi), per la realizzazione del raddoppio della tratta ferroviaria Bicocca-Catenanuova, parte della linea Palermo-Catania in Italia.
Nuovo Ospedale del Sud-Est Barese di Monopoli-Fasano (costruzione) – 73 €/milioni (di cui 70% in quota Astaldi).
Interventi nell’ambito del programma di potenziamento del nodo ferroviario di Genova (costruzione) – 67 €/milioni (100% Astaldi), per i lavori di completamento delle gallerie Colombo, San Tommaso e Polcevera, nell’ambito del programma di potenziamento del Nodo ferroviario di Genova.
Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell’esercizio
A gennaio, Astaldi ha ricevuto l’aggiudicazione, in raggruppamento di imprese, del nuovo contratto da €73 milioni (Astaldi in quota al 70%) per la realizzazione del Nuovo Ospedale del Sud-Est Barese di Monopoli-Fasano, in Italia. Il contratto di costruzione prevede l’esecuzione di tutte le opere civili e degli impianti di un nuovo presidio sanitario di eccellenza nella Regione Puglia, che renderà disponibili 299 posti letto e 9 sale operatorie, su una superficie complessiva di intervento di 178.000 metri quadrati. Il Committente è l’Azienda Sanitaria Locale della Provincia di Bari. La durata dei lavori è pari a circa 3 anni e la firma del contratto, come prassi, avverrà a valle della verifica dei requisiti di partecipazione alla gara.
Sempre a gennaio, Astaldi ha ricevuto l’aggiudicazione del nuovo contratto autostradale da USD 108 milioni, per la realizzazione di una tratta della Wekiva Parkway, in Florida negli Stati Uniti. Il nuovo contratto prevede la costruzione di 8 chilometri di nuova autostrada lungo il tracciato State Road 429 – State Road 46 (Wekiva Parkway, Sezione 7A), comprensivo di 12 ponti e tutte le opere connesse. La durata dei lavori è prevista pari a poco più di 5 anni. Il Committente è il Florida Department of Trasportation (FDOT – District 5), l’Agenzia di Stato americana deputata allo sviluppo del sistema delle infrastrutture di trasporto dello Stato della Florida. Le opere saranno finanziate con fondi FDOT. I lavori saranno eseguiti da Astaldi Construction Corporation (ACC), partecipata del Gruppo Astaldi dedicata allo sviluppo del mercato americano.
In Europa, ancora a gennaio, Astaldi ha registrato l’aggiudicazione, in raggruppamento di imprese, del nuovo contratto da €435 milioni (di cui il 60% in quota Astaldi) per la realizzazione di un ponte sospeso sul Danubio, nella zona di Braila, in Romania. Il contratto prevede la progettazione e la costruzione di un ponte sospeso di lunghezza totale pari 1.975 metri, con una luce centrale di 1.120 metri e due luci laterali di 490 e 365 metri. È inoltre prevista la realizzazione di due viadotti di accesso al ponte, di lunghezza pari a 110 metri, nonché di circa 23 chilometri di viabilità di collegamento. Per la realizzazione delle opere, sono previsti un anno per la progettazione e 3 anni per la costruzione. Il Committente è CNAIR, Società di Stato che fa capo al Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture della Romania. I lavori sono inclusi nel Master Plan dei Trasporti del Paese e sono finanziati con Fondi UE dedicati, nell’ambito del Programma Europeo POIM.
A febbraio, Astaldi ha registrato due acquisizioni per complessivi €110 milioni in quota Astaldi. I due nuovi contratti si riferiscono a €67 milioni (100% Astaldi) del contratto di costruzione per i lavori di completamento delle gallerie Colombo, San Tommaso e Polcevera, nell’ambito del programma di potenziamento del Nodo ferroviario di Genova e a 40 €/milioni (di cui il 50% in quota Astaldi), per la realizzazione in raggruppamento di imprese dei lavori di bonifica del Lotto 2 dell’ex raffineria Kuwait Petroleum Italia di Napoli.
In data 19 febbraio, inoltre, il CIPE (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica) ha approvato il progetto definitivo della seconda tratta del 3° Megalotto della Strada Statale Jonica SS-106, in Italia. Tale approvazione pone le condizioni per lo sviluppo della progettazione esecutiva dell’intero 3° Megalotto (1° e 2° stralcio funzionale) e l’avvio delle attività propedeutiche alla realizzazione delle opere. I lavori saranno eseguiti in raggruppamento di imprese da Astaldi (mandataria) e Salini Impregilo. Ad oggi, il contratto risulta inserito nel portafoglio ordini del Gruppo Astaldi per un valore pari a circa 960 €/milioni.
Evoluzione prevedibile della gestione
La svalutazione delle attività in Venezuela effettuata nel corso del 3° trimestre 2017 non ha permesso di rispettare i target di risultato netto previsti per fine esercizio. Ciononostante, alla luce dei risultati conseguiti dal punto di vista commerciale e industriale, nel corso nei prossimi mesi il Gruppo manterrà la propria strategia operativa, affiancando però a quest’ultima un importante programma di rafforzamento patrimoniale e finanziario della Società e del Gruppo, in grado di rafforzarne la struttura finanziaria e, quindi, la competitività.
La Società, come detto sopra, è al lavoro con le principali banche di riferimento su una manovra volta al rafforzamento finanziario e al riequilibrio dei parametri patrimoniali e finanziari, che include anche la proposta di rinegoziazione delle linee di finanziamento in essere con il sistema bancario di riferimento. Altra leva per il riequilibrio dei parametri finanziari e patrimoniali sarà poi rappresentata dall’avanzamento, come previsto, del piano di cessione delle attività in concessione – è infatti attesa, a cavallo del primo semestre, la cessione degli asset legati al Terzo Ponte sul Bosforo in Turchia. Tali azioni permetteranno nel corso del 2018 di ridurre il debito lordo in maniera molto significativa.
Per quanto riguarda la strategia del Gruppo, in continuità con quanto delineato in passato, il nuovo Piano Strategico si prevede che segua quattro direttrici principali:
- Crescita industriale
- De-risking strategico
- Rafforzamento della struttura patrimoniale e finanziaria
- Rafforzamento organizzativo.
Nei prossimi mesi, alla luce degli importanti successi commerciali registrati dal Gruppo negli ultimi 18 mesi e dei benefici anche finanziari che si iniziano a riflettere nei conti, si continuerà a lavorare per il perseguimento dei suddetti obiettivi, anche nell’ottica di migliorare l’efficienza operativa complessiva. Molto si farà per sostenere l’attività produttiva riveniente dalle recenti acquisizioni effettuate nel comparto ferroviario in Italia, ma anche per le nuove iniziative in Cile, USA, Romania e Polonia.
Da un punto di vista commerciale, nei prossimi mesi si continuerà a perseguire il programma di de-risking delle attività, con focalizzazione su aree di business a profilo di rischio più contenuto rispetto al passato e su contratti in EPC che possano prevedere contrattualmente pagamenti anticipati. In particolare, si continuerà a focalizzare l’attenzione commerciale su Cile, USA, Canada, Far East, Europa Centrale e Area Balcanica. Per il Far East, in particolare si guarderà alle opportunità offerte dal mercato indiano e dal mercato iraniano, facendo leva su, e in sinergia con, controparti di rilievo internazionale. Si attende inoltre una accelerazione dei contributi dalle attività O&M, a seguito delle recenti valorizzazioni delle partecipazioni del Gruppo nelle O&M Companies, costituite nell’ambito delle iniziative in concessione a cui il Gruppo stesso partecipa.
Sul fronte finanziario, al di là della manovra di rafforzamento patrimoniale e finanziario già illustrata, grande impegno sarà inoltre dedicato allo smobilizzo delle partite slow-moving del capitale circolante gestionale, nonché a tutte le altre azioni previste per efficientarne la gestione.
Nel complesso, ne deriverà un modello di business meno capital intensive rispetto al passato e, quindi, in grado di favorire una accelerazione della capacità del Gruppo di generare valore per i propri stakeholders, già a partire dal 2018.
°°°°
Il Consiglio di Amministrazione odierno ha infine formulato una proposta da sottoporre alla prossima Assemblea degli Azionisti, per il rinnovo per ulteriori 12 mesi (a far data dal 29 maggio 2018) del programma di acquisto di azioni proprie, con la finalità, tra l’altro, di favorire il regolare andamento delle negoziazioni, evitando i movimenti dei prezzi non in linea con l’andamento del mercato e garantendo adeguato sostegno della liquidità e per la creazione di un “magazzino titoli”. Le modalità di attuazione del programma prevedono l’acquisto di un massimale rotativo di n. 9.842.490 azioni – pari al 10% del capitale sociale - del valore nominale di € 2 Euro ciascuna, a un prezzo unitario non inferiore a € 2 euro e non superiore a quello medio degli ultimi 10 giorni di borsa aperta antecedenti il giorno dell’acquisto, aumentato del 10%, con l’ulteriore vincolo che l’importo delle azioni non dovrà eccedere in alcun momento l’ammontare di € 24.600.000,00 (fermo restando il limite degli utili distribuibili e delle riserve disponibili ai sensi dell’art. 2357, primo comma, cod. civ.). Ad oggi, il capitale sociale di Astaldi è pari a Euro 196.849.800,00, suddiviso in n. 98.424.900 azioni ordinarie del valore nominale di 2 Euro per azione; alla data odierna, la Società detiene in 552.834 azioni proprie (pari allo 0,563% del capitale sociale). La società intende avvalersi del safe harbour previsto ai sensi del Regolamento (CE) n. 596/2014 e attenersi alle prassi di mercato ammesse dalla Consob con delibera n. 16839 del 19 marzo 2009.
Il Consiglio di Amministrazione ha, inoltre, approvato la Dichiarazione dei Dati Non Finanziari al 31 dicembre 2017 redatta dalla Società ai sensi del D. Lgs. 254/2016.
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Conto Economico Consolidato Riclassificato – Gruppo Astaldi
(Valori espressi in migliaia di euro)
31/12/2017 |
|
31/12/2016 |
|
|
Ricavi |
2.888.319 |
94,4% |
2.851.826 |
94,9% |
Altri Ricavi operativi |
172.414 |
5,6% |
152.429 |
5,1% |
Totale Ricavi |
3.060.733 |
100,0% |
3.004.255 |
100,0% |
Costi della produzione |
(2.072.980) |
-67,7% |
(2.054.253) |
-68,4% |
Valore Aggiunto |
987.752 |
32,3% |
950.003 |
31,6% |
Costi per il personale |
(633.865) |
-20,7% |
(616.203) |
-20,5% |
Altri costi operativi |
(34.708) |
-1,1% |
(41.702) |
-1,4% |
Quote di utili / (perdite) da joint ventures e collegate |
47.196 |
1,5% |
87.760 |
2,9% |
EBITDA |
366.376 |
12,0% |
379.858 |
12,6% |
Ammortamenti |
(49.404) |
-1,6% |
(58.210) |
-1,9% |
Accantonamenti |
(5.097) |
-0,2% |
(3.999) |
-0,1% |
Svalutazioni |
(235.529) |
-7,7% |
(676) |
0,0% |
(Costi capitalizzati per produzioni interne) |
|
0,0% |
0,0% |
|
EBIT |
76.345 |
2,5% |
316.973 |
10,6% |
Proventi ed oneri finanziari netti |
(192.180) |
-6,3% |
(187.877) |
-6,3% |
Utile / (Perdita) prima delle imposte |
(115.835) |
-3,8% |
129.096 |
4,3% |
Imposte |
18.108 |
0,6% |
(31.654) |
-1,1% |
Risultato delle attività continuative |
(97.727) |
-3,2% |
97.442 |
3,2% |
Risultato netto derivante dalle attività operative cessate |
|
0,0% |
(24.811) |
-0,8% |
Utile / (Perdita) dell'esercizio |
(97.727) |
-3,2% |
72.631 |
2,4% |
(Utile) / Perdita attribuibile ai terzi |
(3.448) |
-0,1% |
(174) |
0,0% |
Utile netto del Gruppo |
(101.175) |
-3,3% |
72.457 |
2,4% |
Stato patrimoniale consolidato riclassificato – Gruppo Astaldi
(Valori espressi in migliaia di euro)
31/12/2017 |
31/12/2016 |
||
Immobilizzazioni Immateriali |
|
79.187 |
74.026 |
Immobilizzazioni Materiali |
|
179.073 |
208.251 |
Partecipazioni |
|
390.527 |
523.631 |
Altre Immobilizzazioni Nette |
|
463.403 |
149.378 |
Attività non correnti possedute per la vendita |
|
179.964 |
69.973 |
Passività direttamente associabili ad attività non correnti possedute per la vendita |
|
(17.888) |
|
TOTALE Immobilizzazioni ( A ) |
|
1.292.154 |
1.007.371 |
Rimanenze |
|
48.906 |
50.008 |
Lavori in corso su ordinazione |
|
1.704.498 |
1.555.110 |
Crediti Commerciali |
|
29.055 |
57.327 |
Crediti verso Committenti |
|
447.798 |
666.449 |
Altre Attività |
|
238.408 |
199.632 |
Crediti Tributari |
|
82.565 |
94.537 |
Acconti da Committenti |
|
(520.777) |
(492.856) |
Subtotale |
|
2.030.453 |
2.130.206 |
Debiti Commerciali |
|
(62.326) |
(61.352) |
Debiti Vs Fornitori |
|
(1.056.770) |
(934.748) |
Altre Passività |
|
(358.096) |
(329.245) |
Subtotale |
|
(1.477.191) |
(1.325.346) |
Capitale Circolante Gestionale ( B ) |
|
553.262 |
804.861 |
Fondi per Benefici ai dipendenti |
|
(7.145) |
(7.506) |
Fondi per rischi ed oneri |
|
(21.781) |
(13.709) |
Totale Fondi ( C ) |
|
(28.925) |
(21.215) |
Capitale Investito Netto ( D ) = ( A ) + ( B ) + ( C ) |
|
1.816.490 |
1.791.017 |
Disponibilità liquide |
|
576.401 |
506.470 |
Crediti finanziari correnti |
|
50.733 |
25.227 |
Parte corrente dei diritti di credito da attività in concessione |
|
10.194 |
|
Titoli |
|
303 |
848 |
Passività finanziarie correnti |
|
(818.883) |
(499.897) |
Passività finanziarie non correnti |
|
(1.391.415) |
(1.472.330) |
Indebitamento finanziario non recourse |
|
(81.425) |
(10.839) |
Indebitamento Finanziario netto gruppi in dismissione |
|
183.763 |
76.743 |
Debiti / Crediti finanziari netti ( E ) |
|
(1.470.328) |
(1.373.778) |
Diritti di credito da attività in concessione |
|
120.945 |
4.390 |
Crediti finanziari non correnti |
|
82.335 |
276.856 |
Debiti / Crediti finanziari Compessivi ( F ) |
|
(1.267.049) |
(1.092.532) |
Patrimonio netto del Gruppo |
|
(518.740) |
(692.384) |
Patrimonio netto di terzi |
|
(30.702) |
(6.101) |
Patrimonio netto ( G ) = ( D ) - ( F ) |
|
549.442 |
698.485 |
Rendiconto Finanziario Sintetico Consolidato – Gruppo Astaldi
(Valori espressi in migliaia di euro)
Esercizio 2017 |
Esercizio 2016 |
|
A) Flussi di cassa netti generati (assorbiti) dall'attività operativa |
(220.848) |
(101.118) |
B) Flussi di cassa generati (assorbiti) dall'attività d'investimento |
75.981 |
(116.707) |
C) Flussi di cassa generati (assorbiti) dall'attività finanziaria |
207.643 |
120.188 |
1 |
1 |
|
AUMENTO (DIMINUZIONE) NETTO DELLE DISPONIBILITÀ LIQUIDE (A+B+C) |
62.776 |
(97.637) |
Disponibilità liquide all’inizio del periodo |
513.625 |
611.263 |
Disponibilità liquide alla fine del periodo |
576.401 |
513.625 |
Conto Economico Riclassificato – Astaldi S.p.A.
(Valori espressi in migliaia di euro)
31/12/2017 |
|
31/12/2016 |
|
|
Ricavi |
1.938.140 |
93,9% |
2.079.703 |
93,7% |
Altri Ricavi operativi |
125.005 |
6,1% |
140.438 |
6,3% |
Totale Ricavi |
2.063.145 |
100,0% |
2.220.141 |
100,0% |
Costi della produzione |
(1.496.579) |
-72,5% |
(1.599.492) |
-72,0% |
Valore Aggiunto |
566.566 |
27,5% |
620.649 |
28,0% |
Costi per il personale |
(302.073) |
-14,6% |
(317.910) |
-14,3% |
Altri costi operativi |
(27.277) |
-1,3% |
(32.891) |
-1,5% |
Quote di utili / (perdite) da joint ventures e collegate |
61.370 |
3,0% |
27.741 |
1,2% |
EBITDA |
298.586 |
14,5% |
297.589 |
13,4% |
Ammortamenti |
(38.682) |
-1,9% |
(46.074) |
-2,1% |
Accantonamenti |
(909) |
0,0% |
(1.467) |
-0,1% |
Svalutazioni |
(233.492) |
-11,3% |
(166) |
0,0% |
(Costi capitalizzati per produzioni interne) |
|
0,0% |
0,0% |
|
EBIT |
25.503 |
1,2% |
249.882 |
11,3% |
Proventi ed oneri finanziari netti |
(148.856) |
-7,2% |
(149.119) |
-6,7% |
Utile / (Perdita) prima delle imposte |
(123.353) |
-6,0% |
100.763 |
4,5% |
Imposte |
24.630 |
1,2% |
(27.447) |
-1,2% |
Risultato delle attività continuative |
(98.723) |
-4,8% |
73.316 |
3,3% |
Risultato netto derivante dalle attività operative cessate |
|
0,0% |
0,0% |
|
Utile / (Perdita) dell'esercizio |
(98.723) |
-4,8% |
73.316 |
3,3% |
Utile netto del Gruppo |
(98.723) |
-4,8% |
73.316 |
3,3% |
Stato Patrimoniale Riclassificato – Astaldi S.p.A.
(Valori espressi in migliaia di euro)
31/12/2017 |
31/12/2016 |
||
Immobilizzazioni Immateriali |
|
44.964 |
51.298 |
Immobilizzazioni Materiali |
|
150.450 |
171.076 |
Partecipazioni |
|
613.210 |
674.485 |
Altre Immobilizzazioni Nette |
|
506.845 |
154.295 |
Attività non correnti possedute per la vendita |
|
168.622 |
37.053 |
Immobilizzazioni (A) |
|
1.484.092 |
1.088.207 |
Rimanenze |
|
39.270 |
37.942 |
Lavori in corso su ordinazione |
|
1.518.632 |
1.350.412 |
Crediti Commerciali |
|
132.726 |
141.796 |
Crediti Vs Committenti |
|
303.018 |
643.685 |
Altre Attività |
|
440.439 |
464.177 |
Crediti Tributari |
|
51.583 |
68.767 |
Acconti da Committenti |
|
(419.095) |
(407.417) |
Subtotale |
|
2.066.573 |
2.299.361 |
Debiti Commerciali |
|
(377.702) |
(394.700) |
Debiti verso Fornitori |
|
(725.588) |
(684.360) |
Altre Passività |
|
(348.157) |
(255.983) |
Subtotale |
|
(1.451.447) |
(1.335.043) |
Capitale Circolante Gestionale ( B ) |
|
615.126 |
964.318 |
Fondi per Benefici ai dipendenti |
|
(4.285) |
(4.727) |
Fondi per rischi ed oneri |
|
(34.517) |
(44.083) |
Totale Fondi ( C ) |
|
(38.802) |
(48.810) |
Capitale Investito Netto (D) = (A) + (B) + (C) |
|
2.060.416 |
2.003.715 |
Disponibilità liquide |
|
393.585 |
400.387 |
Crediti finanziari correnti |
|
79.189 |
58.716 |
Crediti finanziari non correnti |
|
11.358 |
217.240 |
Titoli |
|
36 |
848 |
Passività finanziarie correnti |
|
(832.691) |
(566.782) |
Passività finanziarie non correnti |
|
(1.373.591) |
(1.463.458) |
Debiti / Crediti finanziari netti (E) |
|
(1.722.115) |
(1.353.050) |
Indebitamento Finanziario netto gruppi in dismissione |
|
180.767 |
40.703 |
Debiti / Crediti finanziari Complessivi (F) |
|
(1.541.348) |
(1.312.347) |
Patrimonio netto del Gruppo |
|
(519.069) |
(691.368) |
Patrimonio netto di terzi |
|
|
|
Patrimonio netto (G) = (D) - (F) |
|
519.068 |
691.368 |
Rendiconto Finanziario Sintetico – Astaldi S.p.A.
(Valori espressi in migliaia di euro)
Esercizio 2017 |
Esercizio 2016 |
|
A) Flussi di cassa netti generati (assorbiti) dall'attività operativa |
(166.479) |
(7.568) |
B) Flussi di cassa generati (assorbiti) dall'attività d'investimento |
(33.772) |
(199.389) |
C) Flussi di cassa generati (assorbiti) dall'attività finanziaria |
193.450 |
152.204 |
|
|
|
AUMENTO (DIMINUZIONE) NETTO DELLE DISPONIBILITA' LIQUIDE (A+B+C) |
(6.801) |
(54.753) |
DISPONIBILITA' LIQUIDE ALL'INIZIO DEL PERIODO |
400.387 |
455.140 |
DISPONIBILITA' LIQUIDE ALLA FINE DEL PERIODO |
393.585 |
400.387 |
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