- Risultati consolidati economici e patrimoniali:
- Ricavi totali a €2.854,9 milioni
- EBITDA margin all’12,5%, con EBITDA a €356,4 milioni
- EBIT margin all’9,7%, con EBIT a €277,4 milioni
- Utile netto a €80,9 milioni
- Indebitamento Finanziario Netto a €982,7 milioni (rispetto a €1.151,8 milioni al 30 settembre 2015 e €798,7 milioni al 31 dicembre 2014)
- Portafoglio ordini totale pari a oltre €28 miliardi, di cui:
- €17,8 miliardi portafoglio ordini in esecuzione
- €6,7 miliardi di ulteriori iniziative acquisite e in via di finalizzazione
- Nuovi ordini nel 2015 pari a oltre €6,5 miliardi
- Prosegue il processo di dismissione degli asset in concessione
- Proposto un dividendo pari a €0,2 per azione invariato rispetto al 2014
- Approvato l’accordo di risoluzione consensuale dei rapporti esistenti tra la Società e l’Amministratore Delegato Stefano Cerri. Filippo Stinellis Amministratore Delegato
Roma, 09 marzo 2016 - Il Consiglio di Amministrazione di Astaldi S.p.A., riunitosi oggi sotto la presidenza di Paolo Astaldi, ha approvato il Progetto di Bilancio individuale e il Bilancio consolidato del Gruppo Astaldi per l’esercizio 2015. Il Consiglio ha, altresì, deliberato di sottoporre all’approvazione dell’Assemblea degli Azionisti del prossimo 20 aprile il Bilancio d’esercizio 2015, nonché la proposta di distribuzione di un dividendo pari a €0,2 per azione (stacco della cedola 9 maggio 2016, record date 10 maggio 2016, pagamento 11 maggio 2016).
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Principali risultati economici consolidati al 31 dicembre 2015
I risultati consolidati dell’esercizio 2015 confermano i piani di crescita del Gruppo, grazie a un’efficace strategia di posizionamento nelle diverse aree geografiche in cui opera e a una consolidata capacità industriale.
I ricavi totali sono pari a €2.854,9 milioni in crescita del 7,6%, rispetto ai €2.652,6 milioni del 2014, e si compongono per il 95,6% di ricavi operativi e per il restante 4,4% di altri ricavi. In particolare, i ricavi operativi crescono a €2.730 milioni (in aumento del 7,5%, €2.540 milioni a fine 2014) con gli altri ricavi operativi che crescono a €124,9 milioni (+11,4%, €112,2 milioni a fine 2014) e si riferiscono ad attività accessorie ai contratti principali di costruzione, espressione della capacità operativa e produttiva del Gruppo. Le Aree geografiche che maggiormente contribuiscono a tale risultato sono Europa (Polonia, Romania, Russia, Turchia), Nord e Sud America (Canada, Cile, Perù, Stati Uniti) e Algeria. Non manca un contributo dell’Italia, che conferma tuttavia un trend condizionato dalla particolare congiuntura economica del Paese.
La struttura geografica dei ricavi conferma il progressivo rafforzamento delle attività all’estero, in grado di controbilanciare l’andamento dell’Italia. In particolare, l’Estero (82,9% dei ricavi) genera €2.262 milioni (+17,8% rispetto ai €1.920 milioni nel 2014) riconducibili: (i) alla crescita dell’Europa (inclusa la Turchia) a €1,3 miliardi (+14% su base annua), grazie all’avanzamento dei progetti in esecuzione in Turchia (Terzo Ponte sul Bosforo, Autostrada Gebze-Orhangazi-Izmir, Etlik Integrated Health Campus di Ankara), nonché agli ottimi risultati delle attività in Russia (WHSD di San Pietroburgo) e in Polonia (Strada Statale S-8 Tratta Wiśniewo-Meżenin, Strada Statale S-5 Tratta Poznań-Wrocław, Metropolitana di Varsavia Linea 2, Aeroporto Internazionale Giovanni Paolo II di Cracovia-Balice), oltre che in Romania (Metropolitana di Bucarest Linea 4 e Linea 5, lavori stradali); (ii) al forte miglioramento delle Americhe a €835 milioni (+31,9% su base annua), grazie all’avanzamento delle attività in Canada (Progetto Idroelettrico Muskrat Falls), in Cile (Ospedale Metropolitano Occidente, Miniera Chuquicamata, Aeroporto Internazionale Arturo Merino Benìtez) e in Perù (Progetto Idroelettrico di Cerro del Àguila); (iii) il Maghreb si attesta a €123 milioni, a esito dell’avanzamento dei lavori ferroviari Saida-Moulay Slissen e Saida-Tiaret in Algeria; (iv) il Middle East contribuisce con €49 milioni, grazie all’avanzamento delle commesse ferroviarie in Arabia Saudita (Stazioni AV Jeddah e Kaec). In Italia, 17,1% dei ricavi a €468 milioni, nonostante le dinamiche registrate dal settore delle opere pubbliche, il Gruppo è riuscito a mantenere un interessante portafoglio lavori, grazie allo sviluppo dell’operatività nel comparto Impiantistica e facility management e alle sinergie generate con la Società NBI (100% Astaldi, specializzata in questo comparto). Nel corso dell’esercizio sono da apprezzare in particolare gli avanzamenti realizzati per la commessa Quadrilatero Marche-Umbria e il progredire dei lavori ferroviari relativi alle metropolitane (Milano Linea 4 e Linea 5, Roma Linea C). Si segnala, inoltre, che la Metropolitana di Roma Linea C, sebbene a fine anno abbia fatto registrare una battuta di arresto, ha comunque garantito una adeguata produzione nei primi nove mesi dell’anno. Si registra anche il positivo apporto relativo all’avanzamento dell’Ospedale del Mare di Napoli e alle attività di gestione degli Ospedali Toscani effettuate tramite la partecipata GESAT (Gruppo Astaldi al 35%).
Le attività di Costruzione rappresentano il 99,1% dei ricavi operativi e beneficiano dell’elevata specializzazione del Gruppo Astaldi nel settore delle Infrastrutture di Trasporto, ma confermano anche interessanti contribuzioni per tutti gli altri comparti in cui il Gruppo tradizionalmente opera. In particolare, le Infrastrutture di Trasporto rappresentano l’68,6% dei ricavi operativi, seguite dagli Impianti Idraulici e di Produzione Energetica pari al 15,6% dei ricavi operativi, l’Edilizia Civile e Industriale (8,8% dei ricavi operativi) e il Facility Management, Impiantistica e Gestione di Sistemi Complessi (6,1% dei ricavi operativi).
Le Concessioni generano l’1% circa dei ricavi operativi, ovvero €24 milioni (in linea con il 2014). Il dato di periodo accoglie gli esiti della gestione dell’Aeroporto Internazionale di Milas-Bodrum in Turchia, giunta a sua naturale scadenza a ottobre 2015, e degli Ospedali Toscani di Prato, Lucca e Pistoia in Italia. Inoltre, come già evidenziato, in virtù della prassi contabile prevalente e dell’entità delle partecipazioni detenute dal Gruppo nelle iniziative in concessione, gli effetti derivanti dall’attività delle SPV (Special Purpose Vehicle) sono ricomprese nell’EBITDA.
I costi di produzione sono pari a €1,97 miliardi (€1,89 miliardi nel 2014), con una incidenza sui ricavi in calo al 69% (dal 71,3% a fine 2014). Il dato di periodo testimonia la particolare attenzione posta ai criteri di selezione delle iniziative, nonché gli effetti positivi derivanti dalla struttura a matrice adottata dal Gruppo che prevede l’accentramento di alcuni processi strategici (procurement, gare e prequalifiche, ingegneria, ecc.), con conseguenti sinergie a livello centrale e di commessa. Nel confronto su base annua, i costi registrano un incremento del 4,1% e, quindi, meno che proporzionale rispetto all’aumento del fatturato (7,6%). Il costo del personale ammonta a €548,2 milioni (€420 milioni a fine 2014), con una incidenza sui ricavi al 19% (16% nel 2014) e un incremento di periodo che accoglie gli esiti del rafforzamento registrato a livello locale a seguito della maggiore produzione registrata in Nord America, Turchia e Cile.
L’EBITDA si attesta a €356,4 milioni (€341,2 milioni al 31 dicembre 2014) in crescita su base annua del 4,4%, con un EBITDA margin al 12,5%.
L’EBIT è pari a €277 milioni, in aumento di circa il 3% rispetto ai €269,6 milioni del 2014, con un EBIT margin al 9,7%. Per quanto attiene ai margini, l’EBITDA di periodo accoglie una riclassifica per 54,1 milioni di euro (34,8 milioni per il 2014) da ricondurre alle risultanze delle iniziative in gestione in Italia (Metropolitana di Milano Linea 5, Ospedale dell’Angelo di Venezia-Mestre), nonché alla partecipazione alle iniziative in concessione in Turchia (Terzo Ponte sul Bosforo, Autostrada Gebze-Orhangazi-Izmir). Con questa classificazione, il Gruppo ha adeguato il proprio prospetto di conto economico alle prassi internazionali nella rappresentazione degli utili derivanti dalla partecipazioni in joint venture, SPV e collegate. Tale classificazione consente di rappresentare al meglio la redditività afferente alla gestione caratteristica del Gruppo.
Al netto della riclassifica effettuata, l’EBITDA margin risulterebbe pari a circa 11% e l’EBIT margin circa l’8%. Nell’ambito complessivo della determinazione dei margini, con riferimento al Progetto Idroelettrico Muskrat Falls in Canada, occorre segnalare che nonostante alcune difficoltà iniziali per circostanze di tipo operativo che ne hanno caratterizzato in termini penalizzanti la fase di start-up, il concreto sforzo operativo del Gruppo, ha consentito di portare la produzione a livelli assai significativi e ha fatto sì che con il Cliente si avviasse un tavolo di confronto e di cooperazione, tuttora in corso, con l’obiettivo di pervenire alla riprogrammazione delle attività a finire e alla ridefinizione del valore del progetto. Per tenere conto di questa fase negoziale, nel Conto Economico 2015 la commessa non rileva margini sulle attività di periodo, avendo rettificato, inoltre, il margine registrato negli esercizi precedenti sulla base dei relativi programmi all’epoca noti.
Gli oneri finanziari netti ammontano a €164,8 milioni (+19%, €138,9 milioni nel 2014) e risentono oltre che dell’andamento sfavorevole di alcune valute estere (lira turca e rublo), anche dell’effetto pari a €16 milioni circa per tenere conto del valore attuale netto dei crediti vantati verso il Governo venezuelano, Committente dei progetti ferroviari in corso in Venezuela. Tale politica è coerente con quanto già effettuato nel Bilancio 2014; in considerazione dell’assenza di adeguate coperture finanziarie nel Budget di Stato 2016, si è ritenuto, infatti, opportuno rideterminare il valore attuale netto del credito. All’esito di tale processo, si è sostanzialmente neutralizzata la quota parte relativa alla valuta locale, ricordando che il contratto è pagato prevalentemente in euro.
L’utile ante imposte (EBT) è pari a €112,7 milioni (€130,7 milioni nel 2014).
L’utile di esercizio è pari a €80,9 milioni (sostanzialmente in linea rispetto agli €81,5 milioni nel 2014), con tax rate stimato pari al 30%. Complessivamente, il confronto su base annua risente sostanzialmente delle dinamiche relative al Venezuela e al Canada, oltre che di un esercizio precedente alimentato, tra l’altro, dal rilascio dei margini di commesse in fase di ultimazione (Metropolitana di Varsavia Linea 2 Fase 1).
Risultati patrimoniali e finanziari consolidati al 31 dicembre 2015
A fine esercizio, l’indebitamento finanziario netto si è attestato a €982,7 milioni (€799 milioni a fine 2014), registrando un miglioramento, sia rispetto ai 1.151,8 milioni di fine settembre, che aveva di per sé rappresentato il picco di tutto l’esercizio, sia rispetto alle iniziali stime di chiusura dell’esercizio. Da un punto di vista strettamente operativo, nell’ultima parte dell’esercizio, nonostante gli investimenti posti in essere, il Gruppo è stato in grado di generare cassa per circa €170 milioni. Il dato dell’intero esercizio riflette il significativo impegno nel settore delle Concessioni, ma anche il sostegno al circolante delle iniziative rilevanti in corso di esecuzione. Il rapporto debt/equity si attesta a 1,5x, mentre il corporate debt/equity (che esclude la quota dell’indebitamento relativa alle attività in concessione, in quanto per sua natura autoliquidante) è pari a circa 0,65x.
Gli investimenti netti per nuove dotazioni tecniche sono pari a €42 milioni (1,5% dei ricavi totali), riferiti essenzialmente a iniziative in Canada, Russia, Cile, Perù, Polonia, Turchia e Italia. Gli investimenti lordi nelle concessioni ammontano a circa €181 milioni per l’anno, di cui €90 milioni effettuati a titolo di equity in Turchia (Etlik Integrated Health Campus di Ankara, Autostrada Gebze-Orhangazi- Izmir) e Cile (Aeroporto Internazionale Arturo Merino Benìtez di Santiago) e ulteriori €91 milioni a titolo di semi-equity in Italia (Metropolitana di Milano Linea 5) e Turchia (Terzo Ponte sul Bosforo, Autostrada Gebze-Izmir, Etlik Integrated Health Campus di Ankara). Ne derivano 781 milioni di euro di investimenti in Concessioni alla data (da intendersi come quote di equity e semi-equity di competenza Astaldi, versate nelle SPV collegate alle iniziative in essere, oltre che il relativo capitale circolante).
Le immobilizzazioni nette sono pari a €957,9 milioni (€790,2 milioni a fine 2014), quale effetto degli ulteriori investimenti effettuati nel periodo relativi alle iniziative in corso in Turchia, Cile e Italia.
Il capitale circolante è pari a €689,4 milioni (€842,7 milioni a settembre 2015 e €616,7 milioni a fine 2014). Il dato, sostanzialmente stabile se rapportato al precedente esercizio, evidenzia nel 4° trimestre 2015 una diminuzione del 20% circa, vale a dire di €150 milioni, con relativa generazione di cassa da attribuire al positivo andamento del business e agli esiti di una politica attenta ed efficace finalizzata alla costante ottimizzazione delle dinamiche del circolante. Più in dettaglio, il dato di periodo registra una importante contrazione dei crediti verso committenti, che si attestano a 662,8 milioni (850,7 milioni a dicembre 2014) grazie agli incassi registrati in Italia e all’estero (Europa e in particolare in Turchia).
Si segnala che nel corso del 2015 sono continuati, seppure a ritmo ridotto, i pagamenti anche da parte del Committente venezuelano e, alla data di redazione della Relazione sulla Gestione, i crediti certificati e quindi esigibili che il Gruppo Astaldi vanta nei confronti del Governo venezuelano ammontano a 267 milioni in controvalore in euro, compresi gli anticipi contrattuali.
In virtù di tali dinamiche, il capitale investito netto ammonta a €1625,5 milioni (€1.383,9 milioni nel 2014), soprattutto a seguito delle dinamiche evidenziate per le immobilizzazioni nette.
Il patrimonio netto totale del Gruppo si attesta a €637 milioni (€580,1 milioni a fine dicembre 2014).
Portafoglio ordini
Il portafoglio ordini in esecuzione è pari a €17,8 miliardi, con il contributo di €6,7 miliardi di nuovi ordini e addendum contrattuali nell’esercizio.
Il portafoglio totale, incluse le ulteriori iniziative acquisite in via di finalizzazione è pari ad oltre €28 miliardi di cui €6,9 miliardi di ulteriori iniziative acquisite e in via di finalizzazione. Si ricorda che questi ultimi sono da intendere come diritti acquisiti, ma sottoposti al concretizzarsi di condizioni sospensive di varia natura (chiusura dei finanziamenti, approvazione di enti a vario titolo qualificati, ecc.).
Rispetto al portafoglio in esecuzione, il 71% degli ordini è da ricondurre ad attività all’estero, mentre l’Italia determina il restante 29%; le Costruzioni rappresentano il 52% e si attestano a €9,2 miliardi circa (di cui €3,6 miliardi in Italia) mentre il restante 48% è dato dalle Concessioni pari a €8,6 miliardi (di cui €1,6 miliardi in Italia).
Principali nuovi ordini del periodo
QUADRILATERO MARCHE-UMBRIA (Maxi Lotto 2) | Italia (general contracting): oltre €500 milioni di valore contrattuale, per il completamento dei lavori di potenziamento della Direttrice Perugia-Ancona e dell’ammodernamento della Pedemontana delle Marche.
ETLIK INTEGRATED HEALTH CAMPUS DI ANKARA | Turchia (concessione di costruzione e gestione): €1,1 miliardi di investimento complessivo, per la realizzazione e gestione di una delle più grandi strutture sanitarie al mondo per numero di posti letto. Astaldi partecipa a questa iniziativa con quote pari al 51%, sia per la costruzione, sia per la gestione.
AUTOSTRADA GEBZE-ORHANGAZI-IZMIR, FASE 2-B (Tratta Bursa-Izmir) | Turchia (concessione di costruzione e gestione): Astaldi partecipa a questa iniziativa in concessione in partnership con imprese turche e con quote pari al 17,5% per la costruzione e al 18,86% per la gestione. Nel suo complesso, il progetto prevede la realizzazione e gestione di una delle più importanti opere infrastrutturali oggi in costruzione a livello mondiale, incluso il 4° ponte sospeso più lungo al mondo, per un totale di oltre 400 chilometri di autostrada. L’investimento complessivo ammonta a 6,4 miliardi di dollari.
AUTOSTRADA M-11 MOSCA-SAN PIETROBURGO (Lotti n. 7 e n. 8) | Russia (costruzione): 68 miliardi di rubli, di cui il 50% in quota Astaldi, per la progettazione e la realizzazione di 140 chilometri dell’Autostrada M-11 Mosca-San Pietroburgo.
CIRCONVALLAZIONE SUD DI VARSAVIA (Lotto A) | Polonia (costruzione): €240 milioni circa per il completamento di un progetto importante per lo sviluppo infrastrutturale della città. I lavori interessano la progettazione e la costruzione di 5 chilometri circa di strada a scorrimento veloce, a 2 carreggiate separate e con 3 corsie per senso di marcia, per il collegamento degli svincoli Puławska e Przyczółkowa.
METROPOLITANA DI VARSAVIA LINEA 2 (Fase 2) | Polonia (costruzione): €209 milioni, per la realizzazione dell’estensione della Linea 2 della Metropolitana di Varsavia. I lavori sono da completare in 36 mesi, con avvio a inizio 2016.
METROPOLITANA DI BUCAREST LINEA 5 (Fase 2) | Romania (costruzione): €180 milioni, di cui il 37% in quota Astaldi, per una nuova fase del progetto di realizzazione della Linea 5 della Metropolitana di Bucarest, già in corso di esecuzione ad opera della stessa Astaldi. Astaldi realizzerà le opere in qualità di leader di un raggruppamento di imprese costituito con la spagnola FCC S.A. (in quota al 37%) e due imprese locali.
MINIERA CHUQUICAMATA | Cile (costruzione): €86 milioni di vari addendum contrattuali al progetto di sviluppo in sotterraneo di Chuquicamata, la miniera di rame a cielo aperto più grande al mondo. Con tale incremento, il valore complessivo delle commesse oggi in corso per la Miniera Chuquicamata si attesta a oltre 400 milioni di euro.
AEROPORTO INTERNAZIONALE ARTURO MERINO BENÍTEZ DI SANTIAGO | Cile (concessione di costruzione e gestione – quota costruzione): Il contratto prevede: (i) ammodernamento e ampliamento del terminal esistente; (ii) finanziamento, progettazione e realizzazione di un nuovo terminal passeggeri, di superficie pari a 198.000 metri quadrati, con conseguente accrescimento della capacità di trasporto dell’aeroporto fino a 30.000.000 passeggeri/anno; (iii) gestione per 20 anni di tutte le infrastrutture (terminal nuovo ed esistente, parcheggi e future attività commerciali), con avvio dell’esercizio delle strutture esistenti registrato già a partire dal 1° ottobre 2015. Committente è il Ministero dei Lavori Pubblici cileno (M.O.P.). Le attività di gestione sono condotte dal Consorcio Nuevo Pudahuel, partecipato da Astaldi (in quota al 15%, per il tramite della partecipata Astaldi Concessioni) e dalle francesi Aéroport de Paris (45%) e Vinci Airports (40%). Le attività di progettazione e costruzione sono realizzate da Astaldi (in quota al 50%), con la francese Vinci Construction (50%).
UPPER CISOKAN PUMPED STORAGE POWER PLANT PROJECT (Package 1 – Lotto 1-A) | Indonesia (costruzione): 234 milioni di dollari, di cui il 30% in quota Astaldi, per la realizzazione delle prime due fasi del Progetto Idroelettrico Upper Cisokan sull’Isola di Java, in Indonesia. Il progetto è tra i più importanti ad oggi in corso nel Paese nel settore idroelettrico ed è finanziato dalla World Bank. Le opere saranno realizzate in joint venture con la coreana DAELIM (Società mandataria, in quota al 40%) e con l’impresa locale WIKA (30%).
Eventi successivi
A febbraio il Consorzio Ace, partecipato da Astaldi (in quota al 65%, capogruppo), è risultato winning bidder nel processo di aggiudicazione del contratto per la progettazione e realizzazione delle due strutture principali (Dome e Main Structure) dell’European Extremely Large Telescope (E-ELT), il più grande telescopio ottico al mondo. Il Comitato Finanziario dell’ESO (European Southern Observatory) ha autorizzato l’ESO ad avviare con il Consorzio ACe la fase di contrattazione finale, con l’obiettivo di firmare il contratto definitivo a maggio 2016. Tutti i dettagli saranno definiti e comunicati a valle della firma.
Evoluzione prevedibile della gestione
Nei prossimi mesi il Gruppo Astaldi intende proseguire nel proprio percorso di crescita concentrandosi su uno sviluppo organico delle attività, che punti a rafforzare ulteriormente gli elementi distintivi del Gruppo (posizionamento competitivo consolidato, portafoglio ordini di qualità), valorizzando al contempo la capacità di offerta integrata.
Si porterà avanti una strategia commerciale in linea con le politiche di gestione del rischio del Gruppo, capace di favorire una ancora più accentuata diversificazione delle attività. In particolare, si punterà a consolidare la presenza del Gruppo nei Paesi di tradizionale presidio che continuano ad investire in programmi infrastrutturali su base pluriennale, come ad esempio Turchia, Cile, Polonia, Algeria, e a consolidare, quindi, la presenza in Aree che abbiano economie stabili e con chiari programmi di investimento. Al contempo, si guarderà a nuovi mercati in grado di garantire quella ottimale diversificazione del rischio/paese che sempre più si afferma come condizione necessaria per il mantenimento di adeguati livelli di competitività. A favorire la crescita, contribuirà lo sviluppo di partnership strategiche e di elevato standing, che potranno garantire una adeguata condivisione dei rischi, ma anche maggiori opportunità di successo dei processi di ingresso in nuovi mercati/aree.
Da un punto di vista settoriale, gli sforzi commerciali saranno focalizzati sull’acquisizione di Contratti EPC, ma si conferma una attenta e oculata valutazione delle opportunità che il settore Concessioni potrà offrire, sempre in una logica di rotazione con le iniziative ad oggi in fase di dismissione.
Da un punto di vista geografico, Cile, Perù e Turchia si confermeranno mercati di grande interesse per i settori di tradizionale presidio per le attività del Gruppo, anche nell’ambito di iniziative sviluppate in regime di concessione. In Canada, superate le complessità del Progetto Idroelettrico Muskrat Falls, è previsto un rafforzamento del Paese anche attraverso lo sviluppo di partnership locali; alla crescita dell’Area contribuirà anche TEQ, la Società canadese acquisita e ristrutturata nel corso degli ultimi esercizi. Ulteriori opportunità potranno derivare dai mercati di nuovo interesse, Panama, Iran, Cuba, Svezia e Norvegia, che si ritiene potranno compensare nel loro complesso la riduzione programmata in Venezuela e il rallentamento di Romania e Bulgaria. Si assisterà inoltre a un ulteriore sviluppo della Polonia, anche in virtù della capacità che storicamente il Paese ha di sfruttare i fondi di coesione resi disponibili dalla Comunità Europea.
In Italia verrà mantenuto l’attuale livello produttivo grazie alle recenti acquisizioni e all’avanzamento degli iter di approvazione per la progettazione esecutiva attesi per la Linea ferroviaria AV/AC Verona-Padova (Sub Tratta Verona-Vicenza) e per la Strada Statale Jonica DG-41.
Per le Concessioni, si vedranno i benefici dell’avvio della gestione dell’Ospedale delle Apuane di Massa-Carrara in Italia (a novembre 2015) e dell’Aeroporto Internazionale Arturo Merino Benítez di Santiago del Cile (a ottobre 2015). Sul fronte finanziario, in Cile si lavorerà per la chiusura del finanziamento dell’Ospedale Metropolitano Occidente di Santiago e del citato aeroporto internazionale.
Per quanto riguarda la Strategia Finanziaria, l’obiettivo prioritario sarà ridurre il costo e i livelli di debito. È bene notare che l’attuale Posizione Finanziaria Netta del Gruppo include il rilevante investimento nelle concessioni effettuato ad oggi, che sarà ricoperto nel medio termine dal processo di dismissione degli asset.
Proseguirà il percorso della cessione delle concessioni, avviato negli ultimi esercizi, per cui si è in attesa di conoscere gli esiti delle trattative in corso per la cessione delle partecipazioni detenute in A4 Holding (Autostrada Brescia-Verona-Vicenza-Padova, Italia) e in Pacific Hydro Chacayes (Impianto Idroelettrico di Chacayes, Cile).
°°°°
Il Consiglio di Amministrazione odierno ha infine formulato una proposta, da sottoporre alla prossima Assemblea degli Azionisti, per il rinnovo per ulteriori 12 mesi (a far data dal 27 maggio 2016) del programma di acquisto di azioni proprie, con la finalità, tra l’altro, di favorire il regolare andamento delle negoziazioni, di evitare movimenti dei prezzi non in linea con l’andamento del mercato e di garantire adeguato sostegno della liquidità del mercato. Le modalità di attuazione del programma prevedono l’acquisto di un massimale rotativo di n. 9.842.490 azioni – pari al 10% del capitale sociale - del valore nominale di € 2 Euro ciascuna, ad un prezzo unitario non inferiore a € 2 euro e non superiore a quello medio degli ultimi 10 giorni di borsa aperta antecedenti il giorno dell’acquisto, aumentato del 10%, con l’ulteriore vincolo che l’importo delle azioni non dovrà eccedere in alcun momento l’ammontare di € 24.600.000,00, (fermo restando il limite degli utili distribuibili e delle riserve disponibili ai sensi dell’art. 2357, primo comma, cod. civ.). Ad oggi, il capitale sociale di Astaldi è pari a Euro 196.849.800,00, suddiviso in n. 98.424.900 azioni ordinarie del valore nominale di 2 Euro per azione; alla data odierna, la Società detiene in portafoglio n. 803.297 azioni proprie (pari a circa lo 0,816% del capitale sociale).
°°°
Nel corso della seduta odierna, il Consiglio di Amministrazione della Società ha altresì approvato l’accordo di risoluzione consensuale dei rapporti esistenti tra la Società e l’Amministratore Delegato Stefano Cerri in merito alla conclusione del suo mandato.
L’accordo, che copre la cessazione del rapporto di lavoro subordinato e del rapporto di amministratore, prevede che a Stefano Cerri, oltre alle competenze di fine rapporto, venga corrisposto un importo complessivo di Euro 3.505.000,00, di cui Euro 3.500.000,00 a remunerazione di alcuni impegni successivi alla cessazione della carica, ivi compreso un divieto di concorrenza della durata di 18 mesi, nell’ambito del settore delle grandi opere, ed Euro 5.000,00 quale compenso forfettario a fronte della rinuncia di qualsiasi altra pretesa relativa al rapporto di lavoro dipendente
L’importo verrà corrisposto trimestralmente a partire dal 1° luglio 2016. Stefano Cerri conserva i diritti relativi alle azioni (pari a 33.334) attribuite in base al piano di Stock Grant approvato il 2 agosto 2013.
L’accordo è stato esaminato, per quanto di loro rispettiva competenza, dal Collegio Sindacale, dal Comitato per le Nomine e per la Remunerazione e dal Comitato Parti Correlate che hanno espresso parere favorevole alla relativa conclusione.
L’Amministratore Delegato Stefano Cerri resterà comunque in carica fino all’espletamento delle attività connesse alla redazione e alla pubblicazione della Relazione finanziaria annuale.
La Società ringrazia Stefano Cerri per aver contribuito nel corso degli anni alla realizzazione di un importante ciclo di crescita e di rafforzamento competitivo del gruppo.
La conduzione della Società resterà affidata all’Amministratore Delegato Filippo Stinellis. Le linee guida del nuovo ciclo di programmazione saranno illustrate in occasione della presentazione del Piano Industriale prevista per il mese di aprile 2016.
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